I L  P I E T R I S C O

Learned Online Journal of Modern and Contemporary Studies  -  POETRY   PROSE   CINEMA

Poetry 


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This section of Il Pietrisco is directed by Alberto Bertoni, Laura Corraducci e Rossella M. Riccobono

The aim of the section poetry is to:

  • Publish new poetic texts by emerging or less known Italian and European poets 
  • Organise online live interviews and poetry readings with Italian and European poets
  • Organise programmes of readings on specific themes
  • Organise critical evaluations of poetic publications
  • Explore all potentials and possibilities of the online medium to divulgate poetry
  • Explore poetry in its total form beyond its traditional borders and boundaries
  • Exploring the potential of poetry in an interdisciplinary manner with other artistic fields of research such as visual art, music, theatre, religion, philosophy, and other contexts.
  • Apply the poetic text to outreach activities, such as: Poetry and its potential as a medical tool for wellbeing; Poetry as material for improving didactical programmes; etc.


 

 The three directors of this section are offering a small selection of their poems.


Three inediti by Alberto Bertoni (2020)


Nel dormiveglia

Tu cosa dici?


Sono più di dieci
o meno
le volte che mi sono
buttato a terra senza ritegno
e quelle che dal vivo ho visto
correre o giocare qualche
fuoriclasse vero?

**

 

Domande assurde

e sparse
da dormiveglia spinto
fino al delirio
oltre il terreno
acido dei volti
e dei corpi ormai allo stremo
esangui lontani estranei
a ogni parola che squadri
gli animi informi
nostri e loro
di quelli che furono compagni
maestri padri
e oggi siamo noi stessi
patrioti e padroni di queste
alzheimeriane sorti
 

Roccaforti dai tetti sfondati dai
diroccati androni
 

 **


Voli
 
Ape o calabrone
io resto immobile
come se ad assediarmi col suo volo
accappatoio e collo
fosse stato un mitologico mostro
e non questo minuscolo aviatore autoctono
stamattina appena fuori
dal gabbiotto della doccia
avvolto da una toppa
acida di sole
dopo la pioggia torrenziale di stanotte
e le finestre feritoie dove
i gerani del terrazzo
esplosi in mille petali
sfarfalleggiano senza direzione
naufraghi anche loro arresi 
al verde amazzonico di fronte
oltre la riva che i nostri antenati
non passavano
servi della gleba condannati al bacio
sulla spalla
e narratori di respiro corto
alla fine della storia e della sedia
quando bianca baluginava un’alba
d’inedia e mare calmo





Two poems by Laura Corraducci

(inedito)

è ancora il tempo degli sguardi e dei minuti
che si spezzano sotto il peso delle dita
per tingersi di rosso nell’uva di settembre
e diventare vino alla tavola della sposa
aspettami sempre sotto l’arco di un ponte
dove sotto fredda passa l’acqua del fiume
ogni sbaglio lo farò cantare insieme all’acqua
e nel fango della riva immergerò le mani
io ho imparato ad abitare l’incertezza
a vedere la grazia immutata che si compie
nello schianto che fa il cuore quando frana


**

from  “ Il passo dell’obbedienza”  (Moretti e Vitali, 2020)
da quella città volli prendere una lampada 
e accesi un amore in terra straniera
che arroventasse il freddo e la paura
non furono poi tante le strade davanti
io vidi solo un viottolo di sterpi e di foglie
e la sottana nera ondeggiarti sulle scarpe
se esiste fede dentro una promessa
sa di sangue che guarisce la ferita
perché tu sia sempre il passo che mi precede
la linea di confine che ho voluto attraversare 





Two poems by Rossella M. Riccobono

from States of Mind and Love (2008)

Ireland-bound

Yellow patches of burnt corn 
triangular, oblong,
amid infinite stretches 
of ripening green maize fields.
Mazing networks of canals 
and then large shining dazzling 
obliterating 
the mirror of the lagoon.
I am incinerated.

A fizzing sparkler.
Happy birthday Gianluca and Hannah.
It's June, my anniversaries' month.
A heavy wave of memories submerges me.

Life vest is under your seat.


**


Spring 1978

Snow is late this year. We nearly 
cried when April came and winter clothes 
got shut out in mothy wardrobes.
My new spring jacket shines 
checkers of white and red,
eyes dazzled through fields of ice.
I am sitting in the front seat, next to Dad,
where I like to be. I'm queen,
just for a few more days.
Crunchy steps. Snowballs.
Frozen hands and butt. Frosty ears.
Warm heart. Careful climb of the stairs.
Finally we are there:
eyes dazzle by yet more light.
Unravelling corridors, stench of sleep,
I rub the meths out of my eyes,
the iced-up shrills of joy out of my ears.
Mum has lost weight. School was good today.
We have chicken legs coming out of our ears.
When are you coming home? Being queen 
is tiring: it involves housework too.


What's the news?
It was five this morning.
'Il Mattino. page one, X-nine columns,
Edizione straordinaria,
MORO ASSASSINATO.'


I get shown a new parcel, or throw myself
on it. An Easter present, soft toy.
It moves, it yells.
All babies are the same baby, 
but this one is mine.
9 May 1978: in my memory
an ordinary day wrapped up in white.